di Alice Dutto – 02.09.2020 – Scrivici
Un bambino su dieci è mancino, una caratteristica che diventa definitiva verso i cinque-sei anni e le cui cause non sono ancora state chiarite dalla scienza
Circa il 10% della popolazione mondiale è mancina, una percentuale che si ripete nell’uomo da millenni sin dalla preistoria. Tuttavia, si sa ancora molto poco di questo fenomeno.
Di certo, è una caratteristica che deriva da una componente genetica, ma al momento non c’è una teoria univoca che spieghi il motivo per cui un bambino prende una penna con la mano sinistra.
Come capire se un bambino è mancino
Il mancinismo non si può prevedere
Non c’è modo di prevedere se un bambino sarà mancino o destrimano.
Verso i quattro anni, quando inizia ad approcciare l’attività grafica con una migliore abilità, si comincia a osservare una preferenza per una mano piuttosto che per l’altra.
La predomaninza si definisce tra i cinque e i sei anni
«Si tratta però ancora di una fase sperimentale: è solo più tardi, tra i cinque e i sei anni, che si definisce una predominanza effettiva» spiega Silvia Mariani, terapista della Neuro e Psicomotricità dell’età evolutiva (TNPEE) del Centro Medico Santagostino.
Per capire se un bimbo è mancino, dunque, bisogna osservarlo e fare attenzione ad alcuni dettagli, ad esempio quale mano predilige per giocare a palla o per prendere gli oggetti.
Tuttavia, si tratta di osservazioni che possono trarre in inganno perché «la percentuale di mancini “puri” (che cioè hanno occhio, mano, orecchio e piede sinistri dominanti) è solo del 3 per cento. È molto frequente che i mancini abbiano una lateralità crociata: ad esempio, utilizzano la mano destra per mangiare ma la sinistra per scrivere».
Test per mancini
Esistono delle prove di lateralità che possono provare a fare anche i genitori a casa per capire se i bambini siano mancini. «Si consiglia di effettuarli verso i sette anni, quando siamo certi che la lateralità sia ben formata».
- Mano. Si osserva con quale mano scrive, svita un tappo, si pettina, si lava i denti, mette le monete nel salvadanaio o distribuisce le carte da gioco. Si può anche fare la prova dell’applauso, chiedendogli appunto di applaudire: la mano che mette sopra per compiere il gesto è generalmente quella dominante.
- Occhio. Si fa la prova del mirino: si chiede al piccolo di guardare dal buco della serratura o nel un foro in una scatola, chiudendo un occhio. Quello che rimane aperto è l’occhio dominante.
- Orecchio. Si chiede al piccolo di fingere di fare una telefonata o appoggiare l’orecchio alla porta per ascoltare un rumore e si vede quale dei due predilige.
- Piede. Si mette il bambino in posizione eretta con i piedi vicini e gli si dà una piccola spinta in avanti. Il piede che si muoverà per primo per evitare la caduta è quello dominante. Si può verificare anche osservando con quale piede calcia la palla, o quale preferisce per infilarsi i pantaloni.
«Se tutti e quattro i distretti corporei preferiscono lo stesso lato, la lateralità si definisce omogenea. Altrimenti, sarà incrociata».
Caratteristiche dei bambini mancini
Ci sono tante credenze relative alle caratteristiche dei mancini: sarebbero più intelligenti, creativi ed empatici, perché governati dall’emisfero destro del cervello che avrebbe maggiori doti creative. «Si tratta di false convinzioni, che non trovano riscontro nella scienza. Semplicemente, i bambini mancini preferiscono utilizzare l’emilato sinistro del corpo».
Per questo, non esistono esercizi dedicati ai bambini mancini: «Possono avere qualche problema nella scrittura, perché andando con la penna da sinistra verso destra non vedono ciò che stanno scrivendo e passano sull’inchiostro fresco, con la possibilità di sporcarsi le dita e sbavare sul foglio. Si tratta però di problemi a cui si adattano con facilità e di cui sono praticamente inconsapevoli».
In alcuni casi, può essere utile utilizzare gli strumenti speciali realizzati appositamente per i mancini, come forbici, penne, matite e strumenti musicali. «Il consiglio è quello di comprarli solo se il bambino ha difficoltà a utilizzare gli oggetti standard. Nella maggior parte dei casi, infatti, i mancini si adattano spontaneamente».
Bambini mancini corretti
In passato, i mancini venivano corretti, con conseguenze anche gravi sul loro sviluppo: «si andava a modificare una predisposizione naturale rendendogli più difficoltosa la vita, soprattutto per quanto riguarda le attività grafiche e di scrittura».
Il fatto è che, essendo una minoranza, i mancini venivano visti con sospetto. Non a caso, il termine “sinistro” ancora oggi indica qualcosa di sbagliato, infausto e sfavorevole.
È anche una questione religiosa, nella Bibbia in riferimento al giorno del Giudizio universale è scritto:
«Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria. E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri, e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra.
Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo […] Poi dirà a quelli alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli».
I «giusti» dunque siederanno alla destra di Dio e gli «empi alla sinistra»; i primi erediteranno il regno, i secondi bruceranno tra le fiamme dell’inferno. Ecco perché fino a qualche decennio fa si riteneva che la mano sinistra fosse quella del diavolo e i mancini venivano corretti con metodi più o meno duri (ad esempio, l’ingessatura della mano) in modo da imporgli l’uso dell’altra mano.
Oggi invece si consiglia a mamme e papà di rispettare le attitudini dei piccoli, comprendendone le eventuali difficoltà e cercando di risolverle insieme.